Giancarlo D'Andrea
segretario generale FIRAS-SPP
Il vuoto pneumatico non esiste in natura,tantomeno esiste nel campo della rappresentanza sociale,il vuoto di rappresentanza sociale in una categoria professionale viene immediatamente riempito: è una legge fisica,inesorabile.
Nel campo della Formazione per la Sicurezza sul Lavoro,vale la stessa regola: il D.Lgs.81/08 e le sue successive modificazioni, in particolare il correttivo D.Lgs.106/09, in materia di “definizione dei requisiti professionali per il Formatore per la Sicurezza sul Lavoro” ha demandato alla Commissione consultiva presso il Ministero del Lavoro di definirne i requisiti.
Risultato? Ancora nulla a 2 anni di distanza. E poi ci si lamenta che” improvvisatori e imbroglioni” definizioni non mie, ma ampiamente ricorrenti , impazzino determinando un fenomeno di concorrenza sleale ai danni di Formatori Professionisti seri, Aziende,Lavoratori, e ,soprattutto ai danni del ruolo della formazione per la prevenzione e della sicurezza sul lavoro.
MA in tutta EUROPA viene applicata la norma ISO 17024:2004 per CERTIFICARE le competenze professionali del Formatore per la Sicurezza: allora cosa aspettiamo? Applichiamo anche in Italia tale norma o aspettiamo che fra qualche anno la Commissione istituita presso il Ministero del Lavoro decida la stessa cosa ????
Ecco la prima ragione per la nascita di FederFormatori: fare della certificazione delle competenze la discriminante tra chi è Formatore Certificato e chi “dice” di essere Formatore.
Seconda conseguenza del “vuoto pneumatico”: avete fatto caso che tutte le associazioni che si occupano di formatori per la sicurezza, in realtà fanno perno su aziende che fanno formazione e non sui formatori?
Per carità, noi difendiamo in ogni caso il valore dell’associazionismo,le aziende che si associano per garantirsi e garantire l’utenza fanno una cosa saggia,giusta per la società, efficace per la regolamentazione del mercato.
Ma in Italia non c’è,nonostante le sigle, un “sindacato dei formatori”,cioè delle persone fisiche, dipendenti e/o liberi professionisti, e solo loro,che svolgano l’attività di formatori per la sicurezza sul lavoro.
Non c’è una associazione,organizzazione,movimento, per la tutela,la difesa, lo sviluppo ,la promozione sociale del Formatore per la sicurezza: o ,meglio,non c’era!
Per questa ragione le molte centinaia di RSPP/ASPP che sono anche dei bravi formatori, iscritti a FIRAS-SPP da tempo hanno segnalato l’esigenza di :a) non aspettare più che la Commissione Ministeriale definisca con i suoi tempi biblici i requisiti professionali del Formatore per la Sicurezza che in Europa sono rappresentati dalla norma ISO 17024; b) di coprire lo spazio vuoto di rappresentanza sindacale delle persone fisiche ( distinte dalle aziende e dalle associazioni datoriali) che svolgono il compito di Formatore per la Sicurezza.
Ecco le vere ragioni per cui, in un panorama stagnante come quello italiano, durante il Safety& Quality Forum 2010, la FIRAS-SPP ha lanciato il classico sasso nello stagno, stimolando la nascita di FederFormatori, e a cascata l’idea di rare vita alla prima Rete Italiana dei Formatori per la Sicurezza certificati e qualificati al servizio del sistema Italia e della formazione sulla sicurezza sul lavoro, e ,finalmente , deciso la costituzione della prima Scuola Nazionale per la Formazione Continua dei Formatori per la Sicurezza sul Lavoro: prima c’era il vuoto, ora si lavora a questi obiettivi concreti.
Semplicemente lì dove vuoto c’era, ora si comincia a costruire,strutture di rappresentanza sociale per il futuro del Formatore per la Sicurezza: BENVENUTA e BUON LAVORO FederFormatori!
1 commento:
Chiarissimo, mi sembra una lucida esposizione,,,,
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