Dopo una lunga e faticosa giornata, arrivo a casa, tolgo i tacchi ed il trucco da manager, mi ri-calo nel ruolo di mamma …. tra una coccola ed un cicaleccio, una ingenua e schietta riflessione di mia figlia, arriva dritta all’ animo, come un fulmine a ciel sereno!
“….. mamma, oggi a scuola ci hanno fatto vedere un filmato sulla sicurezza!!!
Ho pensato che con te che fai questo lavoro noi saremo sempre al sicuro , perché tu insegni alle persone come vivere sicuri e avendone viste tante … io sono al sicuro!!! “
Vi è mai capitato di sentirvi incapaci di reagire?
Il motivo? La proprietà transitiva in termini di conoscenza non è un fattore genetico; non si trasmette come un virus l’esperienza nella sicurezza…… E’ che per aumentare la fiducia in se stessi, nell’agire in caso di pericolo , non basta dire cosa dobbiamo fare, occorre anche che qualcuno spieghi il modo, e lo spieghi bene!!!
Ma la scuola questo lo fa? Noi genitori lo facciamo bene?
La trasformazione di una personalità dubbia in una sicura nell’agire, è come il passaggio da una fase puerile a quella della maturità.
Come cittadini, genitori , educatori, docenti , responsabili della sicurezza o datori di lavoro, dovremmo cercare di capire come trasformare un bambino in un adulto parlando di sicurezza.
Traslando la metafora, trasformare un lavoratore in persona sicura del proprio agire nel luogo di lavoro, al fine di tutelare la salute di tutti.
Il lavoratore è infatti , proprio come mia figlia, un bambino!!!
Per aumentare la sicurezza in se stesso, occorre fargli vincere i dubbi e farlo diventare adulto.
Del resto, adulto, etimologicamente significa 'Senza-Dubbio': quindi essere adulti vuol dire rimuovere i dubbi e per farlo è necessario un metodo.
Bisogna creare un passaggio dalla fase in cui i 'non sappiamo' da soli cosa è giusto o sbagliato a quella in cui sappiamo valutare da soli le conseguenze delle nostre azioni.
Il bambino ha spesso paure immotivate, perchè non conosce i fenomeni con cui entra in contatto. e la paura non sempre è realmente comparata al pericolo.
Un 'adulto formato , ha il suo bagaglio di esperienze che è tale da consentirgli di cavarsela nelle situazioni quotidiane di pericolo.
Intervenire sullo sviluppo psicologico del lavoratore è come intervenire su quello di un bambino. Lo sviluppo educativo a favore della sicurezza deve quindi essere anche conseguenza delle varie esperienze formative, del confronto.
Una mancanza di esperienza, determina un sottosviluppo dei percorsi mentali diretti alla creazione di risposte risolutive .
Per capire una persona, bisogna sempre andare oltre, capire il suo punto di vista , interpretarne i comportamenti, il racconto di vita, i ricordi , le esperienze passate.
Questo, perchè la raffigurazione interiore della realtà di ogni lavoratore , non riproduce esattamente la realtà, ma è solo un'interpretazione filtrata della stessa, dettata dalle proprie credenze e valori personali.
Sono fortemente convinta che lo strumento principe per farlo è e sarà sempre la comunicazione attraverso la formazione e l’informazione: importante è la forma ma anche il contenuto, l'idea che si vuole esprimere, il risultato che si vuole ottenere.
Confronto esperienziale quindi, formazione in campo non solo d’aula, non consigli teorici ma fatti pratici.
Questo voglio sia il mio impegno e non solo come mamma.
Grazie bambina mia…. per lo spunto di questa sera!!!
Dott.sa Vivietta Bellagamba
Vice Segretario generale Vicario
FIRAS-SPP
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